Quindi, controlla i vari siti, compara i vari prezzi e scegli il volo più conveniente che risulta quello della TAP Portugal.
La partenza è per il 31 dicembre alle 7 PM e speranzosa del fatto che l'aereo non farà ritardo (dita incrociatissime) dovrei atterrare a Lisbona alle 8.45 PM, giusto per depositare la borsa, mangiare qualcosina e buttarmi nella fiumana di gente che va verso Praça Do Comercio.
Fortunatamente, nonostante il periodo di alta richiesta e quindi di poca puntualità, mi devo ricredere. Il volo arriva puntualissimo e in queste 2 ore e 45 di volo servono anche il pasto, devo ammerterlo… immangiabile! Dimenticavo, costo del biglietto € 620,00 a/r.
Giusto, mi dimenticavo di dire che in tutto questo sono partita con il mio fidanzato ed altri 2 amici per poi incontrarne altri 4 sul posto, partiti 1 giorno prima.
Comunque, arrivati in Lisbona e considerato che i taxi costano meno dei mezzi pubblici (€ 8.00 per la tratta aeroporto>centro), prendiamo il mezzo e ci dirigiamo all'Hotel Turim Europa (Attenzione a specificare di quale Hotel si tratta perché i taxisti sono un po' in aria), in Rua Sao Sebastiao de Pedreira. Un quattro stelle pulito con personale gentile e abbastanza vicino al centro (fermata metro Picoas). Costo per 4 notti in camera doppia € 400,00. Io mi sarei anche accontentata di un hotel più easy, ma non ero sola, tant'è vero che non ho fatto grandi ricerche visto che eravamo in gruppo.
Ad ogni modo, dopo il restauro ci dirigiamo al ristorante dove sono a festeggiare i nostri amici arrivati il giorno prima, ma dove noi non mangiamo. Una volta salutati tutti ci dirigiamo finalmente a Praça do Comercio per vedere i fuochi d'artificio, ma visto il traffico e la gente non riusciamo ad arrivare al porto per cui ci accontentiamo di vederli da Rua Augusta.
Finito lo spettacolo ci dirigiamo al Bairro Alto per far tappa nei vari localini pieni zeppi di lisboneti e turisti. Anche durante la festa si respira un'aria di ordine, nessuno che fa cose insulse… mi piace questo paese!! Un dedalo di vie, ciottolate, dove ogni angolo che giri scopri una nuova vietta con altrettanti nuovi locali e gente nuova in mezzo ad una strada che brinda e si diverte.
Nel frattempo a me viene fame, considerato che non c'è stata cena, per cui mi fermo in un baretto dove fanno take away e mi prendo un toast con tonno e penso formaggio, ma vi assicuro che era buonissimo! Dopodiché riprendiamo il giro dei locali e delle viuzze e intorno alle 4 AM decidiamo di avviarci a piedi verso l'hotel.
GIORNO 1
Il primo giorno si parte subito con una bella colazione e poi con un bel taxi che ci porta a Belem. Anche qui diciamo € 9.00.
Mosteiro dos Jeronimos |
che al tramonto si tinge di rosa, ma che purtroppo non sono riuscita a visitare viste le festività del periodo, e proprio davanti i giardini, dove scattare qualche fotografia, poi proseguendo sulla destra si incontra, infondo alla passeggiata, la Torre de Belem, patrimonio dell'UNESCO e dopo come non far tappa almeno una volta nell'arco del viaggio ad assaggiare i Pasteis de Belem (anche se io sono andata 2 volte) all'Antiga Confeitaria de Belem! Vi consiglio di prendervi del tempo e di sedervi nelle caratteristiche salette del locale, ordinarvi un cafè y leche e tanti pasticcini quanti ne riuscite a mangiare! La ricetta è segretissima per cui portatevene qualcuno d'asporto!! Il pranzo è in un piccolo locale sulla strada, dopo la Confeitaria, con un ometto un po' sdentato, che si fa capire benissimo e, cosa vuoi mangiare a Lisbona se non il bacalau…? In tutte le salse aggiungerei!
Per oggi ci asteniamo dall'attraversare il Tejo e andare a vedere il Cristo Rei, che sarà comunque una nostra tappa per un altro giorno
Elevador do Santa Justa |
La serata prosegue con passeggiata, localino sempre al Bairro Alto e rientro in hotel.
GIORNO 2
All'entrata dell'acquario c'è un enorme pesce fatto di lattine, veramente fuori dal normale! Io non amo particolarmente gli animali tenuti in gabbia o in generale in cattività e mi dispiace dirlo, però questo posto merita veramente di essere visitato. E' enorme e la cosa che fa più tenerezza sono le lontre che si abbracciano e si coccolano.
La visita per quanto mi riguarda è durata un paio d'ore, dopodiché, riunita la ciurma scelgo io il locale dove pranzare e finalmente si pranza bene!
Ma pensa te se io vengo a Lisbona e mi si porta a mangiar la pasta o LA PIZZA…. Giammai!!
Quindi che si mangia oggi??? Bacalau, ma certamente! Quindi, dalle pagine della mia fantastica Lonely planet esce magicamente il nome di un ristorantino tipico, non turistico, sul porto. Proprio a 2 passi dall'oceanario. Il nome è Atanvà per chi fosse interessato. Entriamo e ci sediamo, ordiniamo tutte cose tipiche di cui assolutamente non ricordo il nome, ma ricordo la bontà e la leggera pesantezza… ma di una cosa ricordo benissimo il nome e che tutti devono assaggiare, anche se astemi, è il ginjinha, un liquore di ciliegie con o senza, a discrezione del consumatore, ciliegia spiritata sul fondo!
Rientriamo perché una parte del gruppo partirà, mentre 4 di noi si fermeranno e tra questi 4 ci sono io, per cui gambe in spalla e continuiamo il tour. Accanto alla stazione Restauradores, diciamo 60 mt in direzione della via Liberdade , c’è una funicolare che porta alla città alta da dove si rimira un bellissimo panorama e avanti si trova la bellissima chiesa di S. Roque. Facendo una passeggiata, qua e la si scoprono strani edifici tra cui uno completamente ricoperto di azulejos. Ci dirigiamo di nuovo verso il Convento do Carmo per vedere il panorama con un’altra luce e anche questa volta parte lo scatto selvaggio!
Ormai siamo solo in 4 per cui la sera ci rifugiamo in una piccola taverna dove ci sono soltanto 6 tavolini fatti con delle botti piene di tappi di sughero e pochi sgabelli. Ci prendiamo un paio di bottiglie di vino autoctono e qualche chorizo che ci viene servito su una barchetta dove sul fondo c’è dell’alcool che all’occorrenza viene incendiato per arrostire il chorizo… spettacolare e molto scenografico!
Dopo un giro per le viette del Bairro Alto decidiamo di rientrare in hotel stanchi e soddisfatti.
GIORNO 3
Cristo Rei e giretto col 28?! La giornata si prospetta impegnativa, ma senza fretta ci alziamo, facciamo colazione e ci dirigiamo verso Belem per prendere il battello che porta ad Almada al Cristo Rei
Pasteis de Belem |
Andiamo al porto da dove partono queste imbarcazioni stile traghetti dei pendolari veneziani, ma più grandi, dove vengono caricate persino macchine.
Tempo 20 minuti e siamo dall’altra parte. Prendiamo il bus e arriviamo al Cristo Rei. Saliamo fino ai piedi della statua che fa abbastanza impressione per le sue dimensioni mastodontiche, però merita di sfidare la paura delle vertigini e quindi, bando al tremolio delle gambe, mi avvicino al parapetto per fare un po’ di foto, visto il magnifico spettacolo che ho davanti agli occhi. Penso di non essere l’unica ad aver trovato il ponte che collega le due coste maestoso!
Skyline dal Cristo Rei |
Il pranzo lo si fa all’Estrela de Belem, un posto pieno zeppo di portoghesi, ragazzi del posto, vecchietti che bevono vino tinto e tutti che mangiano le salsichas del macellaio, che si son
Di rientro dall’escursione andiamo a prendere il 28 finalmente. Anche se me l’avevano sconsigliato, data l’affluenza della gente per salire su questo mezzo diventato un must , io ci voglio provare comunque e, detto tra noi, credo che prendere il 12 sia lo stesso, forse fa un giro leggermente più lungo.
Il 28 sfreccia al Sè |
Da qui visitiamo (data l'ora) le mura esterne del castello, la cattedrale del Sé dall'esterno e ad ogni belvedere pausa per foto, che alla reflex del nostro amico non si può dir di no.
Avendo tirato l’ora di cena ci incamminiamo per scendere a piedi dalla città alta e cercare un ristorantino… cercare, un’impresa insomma!
Vino y Chorizo |
Considerata la mattina a disposizione prima di prendere il volo del pomeriggio, ci dividiamo e io e il mio fidanzato andiamo a vedere per prima l’arena dei tori e poi ritorniamo in città alta per vedere il castello, dove c’è troppa coda e quindi saltiamo il giro e ci dirigiamo verso la cattedrale del Sé, dove invece entriamo e rimango affascinata dai bellissimi rosoni e da una stanzetta chiusissima e tutta dorata, per chi vuole si può visitare anche il chiostro, molto suggestivo. Il costo dell’entrata al chiostro è se non mi sbaglio di € 3,00 circa
Rientriamo in hotel per preparare le valigie ed organizzarci per il transfer, andiamo a recuperare gli altri 2 avventurieri col taxi e raggiungiamo l’aeroporto.
Il volo è di nuovo con la TAP, che a sto giro ha toppato o TAPpato perché il volo èèèè IN OVERBOOKING.. EVVIVAAAA…
Intanto non ci volevano far passare al check-in e abbiamo rischiato di perdere il volo, nonostante fossimo arrivati 2 ore prima (ho fatto una foto all’orologio come prova… PYA) perché l’aeroporto era al collasso, in secondo luogo i nostri amici sono partiti 4 ore più tardi perché non c’erano più posti. Noi siamo stati fortunati perché siamo entrati in scivolata davanti ad un vecchietto… Se rimanevamo giù ci davano 400 € a testa… Non so chi è stato più fortunato…
Comunque l’aereo è partito in ritardo, ma pazienza, il periodo è quello che è e la si deve prendere con filosofia!
Devo dire che tutto sommato ci è andata bene e che anche su Lisbona ho fatto un bel timbro di “visto”.
Lisbona… un bel clima, tante cose da visitare, gente interessante e attaccata alle proprie radici, cultura ad ogni angolo, insomma una città da gustare in ogni senso e con ogni senso.
Il volo è di nuovo con la TAP, che a sto giro ha toppato o TAPpato perché il volo èèèè IN OVERBOOKING.. EVVIVAAAA…
Intanto non ci volevano far passare al check-in e abbiamo rischiato di perdere il volo, nonostante fossimo arrivati 2 ore prima (ho fatto una foto all’orologio come prova… PYA) perché l’aeroporto era al collasso, in secondo luogo i nostri amici sono partiti 4 ore più tardi perché non c’erano più posti. Noi siamo stati fortunati perché siamo entrati in scivolata davanti ad un vecchietto… Se rimanevamo giù ci davano 400 € a testa… Non so chi è stato più fortunato…
Comunque l’aereo è partito in ritardo, ma pazienza, il periodo è quello che è e la si deve prendere con filosofia!
Devo dire che tutto sommato ci è andata bene e che anche su Lisbona ho fatto un bel timbro di “visto”.
Lisbona… un bel clima, tante cose da visitare, gente interessante e attaccata alle proprie radici, cultura ad ogni angolo, insomma una città da gustare in ogni senso e con ogni senso.