Stamattina mi sono preparata e sono scappata, prima che mi bloccassero e facessero domande.
Ho fatto quei pochi chilometri che mi portavano al centro commerciale perchè dovevo prendere delle cose di prima necessità ed una torta, per ringraziare dell'ospitalità.
Due chilometri, non di più, sotto il sole cocente, con le gocce di sudore che mi correvano lungo la schiena (e non siamo ancora in estate qui), ma da sola. Mi sono gustata la strada come non mai.
Non capisco oggettivamente quale sia la paura. Non mi sono sentita nemmeno per un attimo in pericolo. Nessuno sguardo insistente, nessuno che ha scambiato una parola o un sorriso se non ero io la prima a guardarli e sorridere.
Forse parlo troppo in fretta, ma a parte il traffico assassino dove "The power of the hand" ferma anche i cinghiali a 200 km/h, non vedo assolutamente problemi, per lo meno nella zona di Matina.
Domani sarà l'ultimo giorno qui e poi il volo per una nuova Nazione, che credo passerò velocemente evitando le zone turistiche. Mi auguro non facciano storie per il volo di uscita e di riuscire a finire con sta storia dei voli, ma mal che vada posso fare il Singapore che dovrebbe essere il più economico.