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domenica 4 febbraio 2018

Trekking, aquile e farfalle

Durante la prima riunione per stabilire il planning di queste settimane, mi hanno rifilato un'attività che quando l'ho letta ho pensato subito mi vedessero come una bambina di 7 anni.
"Ti portiamo a vedere le aquile filippine!", beh potete immaginare il mio sorriso da colica. Mi piacciono moltissimo gli animali, mi piace andare a vederli - nel loro ambiente naturale - e un po' meno o per niente negli zoo.
Questo parco non è esattamente uno zoo, ma un misto con un parco divertimenti. Ci sono i butterfly domes, il bird show, il bird dome ed il playground. L'unica cosa che come idea mi stuzzicava era il giro a cavallo, visto che era da anni che non mi permettevo di cavalcare.
Alla fine la mezza giornata è passata abbastanza velocemente e durante il pranzo mi chiedono cosa voglio fare successivamente. Sapendo che il budget per la giornata non era infinito ho proposto un qualsiasi posto come un fiume, una montagna, un trekking, QUALCOSA di free. Impossibile che sia tutto a pagamento!
Mi portano in un altro parco, a pagamento, l'Eden National Park. Mi danno in mano la cartina: "Cosa vuoi fare?", mai l'avesso chiesto.
Li ho portati a fare il trekking che porta in mezzo alla foresta pluviale! Quattro chilometri di percorso di cui ne facciamo solo due, causa stanchezza dei partecipanti e da una parte è stato meglio forse, perchè dopo due minuti seduti al bar, ha iniziato a diluviare... solo lì ovviamente, perchè in città c'era un sole che spaccava le pietre.
Di rientro cerchiamo un baracchino che venda quel frutto che puzza come i miei calzini dopo 30 km di camminata, piscio di gatto, cane bagnato e ratto delle sabine, il famoso durian o dorian. Non lo troviamo, ma troviamo il mangaron e che sa di litchis, per fortuna mi sono salvata anche oggi.